Il caso di Michael McCormick in Florida evidenzia i rischi nascosti dei veicoli elettrici: costi elevati di riparazione e coperture assicurative spesso insufficienti.
Florida, 22 dicembre 2025 – Un incidente banale con una bottiglia d’acqua rovesciata si è trasformato in un vero incubo per Michael McCormick, un appassionato guidatore di Hyundai Ioniq 5, l’innovativo SUV elettrico sudcoreano. Dopo un piccolo incidente domestico all’interno dell’abitacolo, McCormick si è trovato infatti a dover affrontare un conto salatissimo per riparare il proprio veicolo: quasi 12.000 dollari, con Hyundai e la compagnia assicurativa che hanno rifiutato di coprire le spese.
Durante un viaggio lungo l’Interstate 4, Michael McCormick ha frenato improvvisamente, provocando lo spostamento improvviso di una bottiglia d’acqua da 20 once posta sul sedile posteriore. La bottiglia è finita contro il sedile del conducente e l’acqua si è riversata verso le sue caviglie. Pochi minuti dopo, il cruscotto ha iniziato a segnalare malfunzionamenti: le luci di emergenza si sono accese, gli indicatori di direzione hanno smesso di funzionare e, al termine del viaggio, il veicolo non si spegneva più.
Il danno causato da una semplice fuoriuscita d’acqua
Il controllo in officina ha rivelato un danno grave: l’umidità aveva compromesso i cablaggi elettrici situati sotto il sedile del conducente e nel pavimento, con la possibile aggiunta di danni provocati dalla sabbia presente sul lato guida. La riparazione richiedeva la sostituzione completa dell’impianto elettrico di sedile e pavimento, con un preventivo di 11.882,08 dollari. Né la garanzia Hyundai né l’assicurazione hanno coperto i costi, lasciando McCormick completamente a carico della spesa.

Tutto colpa di una bottiglietta d’acqua – aerobus.bo.it
La concessionaria ha giustificato il rifiuto di copertura della garanzia sostenendo che il danno non derivasse da un difetto di fabbrica, ma da cause esterne, in questo caso la fuoriuscita accidentale di liquidi. Allo stesso modo, la compagnia assicurativa State Farm ha respinto il reclamo, sostenendo che il problema fosse dovuto a “corrosione accumulata nel tempo” e non a un evento accidentale improvviso.
Questa doppia negazione ha suscitato grande frustrazione in McCormick, che ha dichiarato a WFTV 9: «Non ho fatto nulla di sbagliato, non mi aspettavo una spesa così enorme per un semplice incidente domestico».
Secondo l’esperto consumatore Clark Howard, i casi come quello di McCormick sono sempre più frequenti poiché le automobili moderne, e in particolare i modelli elettrici come la Hyundai Ioniq 5, sono dotate di sistemi elettronici molto sofisticati, che rendono le riparazioni particolarmente costose. Howard definisce le automobili attuali “computer su ruote”, sottolineando che ogni piccolo danno può innescare una serie di problemi a cascata difficili da risolvere senza sostituire interi moduli o componenti.
Hyundai Motor Company, fondata nel 1967 a Seul e oggi una delle multinazionali leader nel settore automobilistico, ha fatto della mobilità elettrica uno dei suoi principali obiettivi strategici. Lanciata nel 2020, la linea Ioniq rappresenta il cuore della transizione verso veicoli a zero emissioni, con modelli come l’Ioniq 5 che si distinguono per design innovativo, prestazioni e tecnologie avanzate. Hyundai, che impiega circa 68.000 persone e registra un fatturato di oltre 27 trilioni di won, punta a guidare il futuro della mobilità sostenibile con la filosofia “New thinking, new possibilities”.
Tuttavia, come evidenziato dal caso di McCormick, la tecnologia avanzata comporta anche una maggiore complessità nella manutenzione, con rischi e costi che spesso sorprendono i consumatori meno preparati. L’esperienza vissuta dall’utilizzatore americano pone quindi un interrogativo importante sulla trasparenza e sulla tutela dei clienti che scelgono veicoli elettrici di ultima generazione.
Curiosamente, il nome Michael McCormick richiama anche un noto storico e docente presso la Harvard University, autore di studi fondamentali sull’economia europea nel primo millennio, sebbene non vi siano legami tra lo studioso e il proprietario dell’Ioniq 5 coinvolto nell’incidente. Il professor McCormick è noto per il suo contributo alla comprensione delle trasformazioni culturali ed economiche dell’Europa altomedievale e per le sue pubblicazioni di riferimento, ma il protagonista di questa vicenda automobilistica è un privato cittadino della Florida.
L’episodio mette in luce come anche un piccolo incidente interno, apparentemente innocuo, possa trasformarsi in un serio problema finanziario e tecnico, soprattutto nei veicoli elettrici più tecnologicamente avanzati. Hyundai continua a investire nella mobilità elettrica e nelle soluzioni innovative, ma resta aperta la sfida di garantire supporto e assistenza adeguata ai propri clienti in situazioni di danni accidentali.
E' bastato davvero poco a creare il danno ma Hyundai si è comunque rifiutata - aerobus.bo.it






