Se lo posizioni qui, lo puoi buttare a brevissimo: dove non mettere mai un umidificatore secondo gli esperti

Posizionare male l’umidificatore può causare danni a mobili, dispositivi e salute. Ecco i luoghi da evitare.

Con l’arrivo del freddo, l’uso dell’umidificatore diventa un’abitudine sempre più diffusa nelle case italiane. L’aria secca provocata dai sistemi di riscaldamento può seccare le mucose, irritare la gola e peggiorare la qualità del sonno. Ma pochi sanno che, se collocato nel punto sbagliato, questo dispositivo può rivelarsi controproducente, danneggiando mobili, pavimenti e persino dispositivi elettrici. Secondo le indicazioni fornite da esperti americani citati da Southern Living, esistono almeno cinque luoghi da evitare assolutamente quando si utilizza un umidificatore domestico.

Umidificatore utile, ma solo se collocato nel posto giusto

Molte persone, per praticità, appoggiano l’umidificatore sul pavimento. È un gesto istintivo, semplice, che però nasconde diverse insidie. Alcuni modelli, specialmente quelli a vapore caldo, raggiungono temperature elevate e, se urtati da bambini o animali domestici, possono provocare ustioni o cadute accidentali. Non solo: l’umidità che sale dal basso non ha il tempo di mescolarsi in modo uniforme con l’aria della stanza e rischia di depositarsi direttamente sul parquet, rovinando le superfici o favorendo muffe. Il consiglio è quello di sollevare il dispositivo, magari posizionandolo su un tavolino stabile e impermeabile, a circa un metro dal suolo.

Un altro errore frequente è quello di metterlo vicino alle bocchette di aerazione o alle griglie del riscaldamento. In questo caso, il vapore prodotto viene disperso o spinto via dall’aria calda, annullando completamente l’efficacia dell’umidificatore. Lo scopo dell’apparecchio è mantenere una certa umidità nell’ambiente, ma se viene collocato in un punto dove il flusso d’aria lo contrasta, il risultato è nullo. È più utile sistemarlo in un angolo della stanza privo di correnti, lontano dai flussi diretti d’aria calda o fredda, dove possa lavorare in modo costante e silenzioso.

I posti da evitare per la sicurezza e la durata del dispositivo

Un’abitudine comune, soprattutto durante raffreddori e influenze, è quella di posizionare l’umidificatore accanto al letto. L’idea è comprensibile: si cerca sollievo rapido per naso chiuso e gola secca. Ma la vicinanza eccessiva può causare condensa sul materasso, umidità sulle lenzuola o addirittura creare un microclima eccessivamente umido attorno alla testa. Meglio mantenerlo a 1-2 metri di distanza, sia per una diffusione più omogenea sia per evitare che venga urtato nel sonno, soprattutto nei casi di modelli ingombranti o caldi.

Un’altra posizione sconsigliata è sopra i mobili in legno. Anche se visivamente può sembrare ordinato, l’umidità costante rilasciata dal dispositivo può danneggiare la superficie dei mobili, macchiarla o deformarla. Non a caso, molti esperti consigliano di proteggere la superficie con un panno impermeabile o, se possibile, di scegliere superfici neutre come plastica o metallo. Le superfici lignee non sigillate bene assorbono l’umidità in fretta e possono gonfiarsi o scolorirsi nel giro di pochi giorni.

Il quinto errore è tra i più gravi e può avere conseguenze pericolose: collocare l’umidificatore vicino a dispositivi elettrici. La combinazione di umidità e corrente è sempre rischiosa. Un filo scoperto o una presa troppo vicina al getto di vapore possono causare cortocircuiti, danneggiare computer, televisioni o persino provocare incendi. L’umidificatore va sempre mantenuto a distanza da prese, cavi e apparecchi elettronici, soprattutto in spazi piccoli come le camere da letto o le cucine. È bene ricordare che il vapore non è innocuo, soprattutto in ambienti con poca ventilazione.