Pensione da 1500 euro mensili anche con invalidità al 74%: guida per fare richiesta

Tutte le novità su requisiti, agevolazioni e iter per ottenere la pensione di invalidità civile fino a 1.500 euro mensili nel 2025, anche tramite Ape Sociale.

Per chi convive con un’invalidità civile riconosciuta al 74%, l’accesso a specifiche forme di sostegno economico e agevolazioni è una realtà confermata e aggiornata anche nel 2025. Tra queste, spicca la possibilità di ottenere una pensione mensile di invalidità civile che può arrivare fino a 1.500 euro, oltre a diverse misure di supporto previste dalla normativa vigente. Questo articolo offre una guida dettagliata per orientarsi tra i diritti, le procedure e le principali novità normative su invalidità civile al 74% e Ape Sociale, due strumenti fondamentali per garantire un reddito e un sostegno concreto alle persone con ridotta capacità lavorativa.

Invalidità civile al 74%: diritti e agevolazioni aggiornate

L’invalidità civile è riconosciuta e regolata dalla Legge n. 118 del 1971, che tutela le persone con limitazioni lavorative e di autonomia personale. Il riconoscimento di una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% consente di accedere a un insieme di benefici economici e sociali, tra cui l’assegno mensile di invalidità civile, destinato a chi ha un reddito inferiore a una soglia stabilita annualmente dall’INPS.

Le agevolazioni principali per chi ha invalidità civile al 74% includono:

• Accesso alla pensione di invalidità civile, che è esente da Irpef e viene convertita in assegno sociale al compimento di 66 anni e 7 mesi.
• Possibilità di usufruire dell’Ape Sociale, un anticipo pensionistico riservato ai lavoratori con ridotta capacità lavorativa.
• Esenzione totale dal pagamento del ticket sanitario per prestazioni specialistiche e diagnostiche (per invalidità pari o superiore al 66%).
• Accesso gratuito a protesi, ortesi e ausili tecnologici per la mobilità e l’autonomia.
• Diritto a iscrizione nelle liste speciali di collocamento mirato, secondo la Legge 68/99, per favorire l’inserimento lavorativo delle categorie protette.
• Congedi lavorativi per cure specifiche, fino a trenta giorni l’anno, per invalidi con percentuale superiore al 51%.
• Priorità nella scelta della sede di lavoro per dipendenti pubblici con invalidità superiore al 66%.
• Ulteriori supporti come l’assegnazione di alloggi popolari e abbonamenti agevolati per il trasporto pubblico.

Il riconoscimento dell’invalidità civile al 74% si ottiene presentando domanda presso la commissione medica dell’ASL di residenza, che valuta le condizioni sanitarie e il grado di invalidità. La documentazione rilasciata è poi utilizzabile per accedere ai benefici previsti dalla legge.

Nel 2025, l’Ape Sociale conferma il suo ruolo di strumento di pensionamento anticipato per categorie fragili, tra cui i lavoratori con invalidità civile al 74% o superiore. Questa misura permette di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro a partire dai 63 anni e 5 mesi di età, a condizione di aver versato almeno 30 anni di contributi.

Le categorie che possono richiedere l’Ape Sociale includono:

• Lavoratori disoccupati che hanno esaurito la prestazione di disoccupazione.
• Caregiver che assistono familiari con handicap grave da almeno sei mesi.
• Invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.
• Lavoratori impegnati in attività gravose, con anzianità contributiva di almeno 36 anni (32 anni in alcuni casi).

L’importo dell’Ape Sociale corrisponde alla rata mensile della futura pensione, ma non può superare i 1.500 euro. Il beneficio viene erogato per dodici mensilità all’anno e termina con il raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia o anticipata. Durante il periodo di fruizione non è prevista contribuzione figurativa e, in caso di decesso, la prestazione non è reversibile ai superstiti.

La domanda di accesso all’Ape Sociale si articola in due fasi: la certificazione delle condizioni di diritto e la richiesta vera e propria del trattamento pensionistico. È possibile presentare entrambe le istanze contemporaneamente qualora si disponga di tutti i requisiti richiesti.