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Incidenti stradali, italiani indisciplinati alla guida: i comportamenti errati più diffusi regione per regione

incidenti stradali: gli errori più diffusiRegione per regione, gli errori che causano incidenti stradali - aerobus.bo.it

Gli errori che si fanno alla guida e che causano incidenti stradali: ecco quali sono e come sono diffusi nelle varie regioni italiane.

Un quadro aggiornato sull’incidentalità stradale in Italia evidenzia luci e ombre nel percorso verso la sicurezza. Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2024 si sono verificati 173.364 incidenti, con 3.030 vittime e oltre 233.000 feriti, segnando un calo del 4,5% rispetto all’anno precedente ma ancora lontano dall’obiettivo europeo di dimezzare le morti entro il 2030. Le regioni del Nord registrano la riduzione più significativa, sebbene mantengano tassi di incidentalità più elevati, mentre alcune aree del Sud e delle isole mostrano un aumento preoccupante delle vittime.

Le regioni italiane: comportamenti stradali sicuri e rischiosi

La Valle d’Aosta si conferma la regione con il maggior incremento di vittime, +75% tra il 2019 e il 2024, seguita da Sardegna (+59,2%) e Umbria (+21,6%). Al contrario, il Molise si distingue come la regione più virtuosa, con una riduzione del 57,1% delle vittime nello stesso periodo.

Nel primo semestre 2025, nonostante un ritorno della mobilità ai livelli pre-pandemia, si osserva una diminuzione del 6,8% delle vittime rispetto al 2024, a fronte di oltre 82.000 incidenti stradali. Le cause principali restano la distrazione, l’eccesso di velocità e il mancato rispetto delle norme di precedenza.

gli incidenti stradali in italia

Cause degli incidenti stradali nelle varie regioni d’Italia – aerobus.bo.it

Analizzando il tipo di incidente, quasi la metà avviene su rettilinei, con percentuali più alte in Campania, Lazio, Valle d’Aosta e Calabria (tra il 53% e il 57%). Gli incidenti agli incroci sono più frequenti in Puglia (30,7%) e Sicilia (26,8%), mentre quelli in curva prevalgono in Basilicata e Molise. L’eccesso di velocità colpisce soprattutto Basilicata, Sicilia, Abruzzo e Umbria, mentre la distrazione è più marcata nel Nord-Est e nelle Marche.

Il governo ha recentemente approvato un inasprimento delle sanzioni nel nuovo Codice della strada, con multe fino a 1.697 euro per chi usa il cellulare senza viva-voce e sanzioni ancora più severe in caso di recidiva, fino a 2.588 euro e sospensione della patente fino a tre mesi. La tolleranza zero si estende anche alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti, con obbligo di installare l’alcol-lock per i recidivi e revoca a vita della patente per reati gravissimi come la fuga dopo incidente. Per i giovani neopatentati sono previste misure più stringenti, mentre per i monopattini l’uso del casco diventa obbligatorio e viene introdotta una sorta di targa identificativa.

Giovani e sicurezza: il cellulare al volante resta un pericolo diffuso

Un dato allarmante riguarda i comportamenti dei giovani alla guida: quasi un giovane su due usa il cellulare mentre guida, come emerge dall’Osservatorio “Non chiudere gli occhi” realizzato da Skuola.net per Autostrade per l’Italia. A questo si aggiungono il frequente superamento dei limiti di velocità (quattro su dieci) e la guida in stato di stanchezza (due su tre). Un giovane su cinque ammette inoltre di essersi messo alla guida sotto l’effetto di alcol, sostanze o farmaci.

Tuttavia, sono evidenti anche segnali positivi. Le attività di educazione stradale nelle scuole, soprattutto con il coinvolgimento di esperti e testimoni diretti, hanno un impatto significativo: l’80% degli studenti dichiara un miglioramento nei propri comportamenti, con il 41% che lo ritiene duraturo. L’uso del cellulare alla guida è diminuito di circa il 20%, cresce il rispetto delle regole, l’uso di cinture e casco, e aumenta la consapevolezza del rischio, con il 58% dei giovani che riflette spesso sulle conseguenze delle proprie azioni.

Uno studio commissionato da Anas ha rivelato che il 28,38% dei conducenti non allaccia la cintura di sicurezza, dato che sale al 31,87% per i passeggeri anteriori e all’80,12% per quelli posteriori. Inoltre, quasi la metà degli automobilisti con bambini non utilizza i dispositivi di ritenuta adeguati, mentre l’uso improprio del cellulare è segnalato in un automobilista su dieci.

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