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Hostess e steward, con questi gesti comunicano tra loro in aereo: decifrato il “codice segreto”

hostess steward codice segretoIl codice segreto di hostess e steward - aerobus.bo.it

Non tutti sanno che gli hostess e gli steward hanno un codice segreto con cui comunicano in aereo. Ecco quale.

I membri dello staff addetto all’assistenza si scambiano sempre pochissime parole, durante il volo. Si tratta infatti di uno specifico dettame professionale, necessario per non dare fastidio ai passeggeri che dormono e che si stanno godendo il viaggio. Quello che le persone non sanno è che, per comunicare a bordo, utilizzano un linguaggio “segreto” che è fatto di piccoli gesti. Sono dei dettagli a cui bisogna far attenzione e che permettono di capire dei messaggi criptati.

Lo staff parla in codice a bordo di un volo

In una dichiarazione rilasciata al DailyMail da un’assistente di volo, che è voluta restare anonima, ha rivelato che esiste un linguaggio “segreto”. Questo codice viene usato dal personale di bordo per comunicare senza farsi capire. Le hostess e gli steward sono infatti costretti ad utilizzare dei segnali non verbali per parlarsi, a causa del rumore del motore, delle dimensioni della cabina e della discrezione richiesta in presenza di più di 200 passeggeri. L’obiettivo di questa mossa è proprio quello di comprendersi in modo rapido e silenzioso, senza mai perdere la professionalità.

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Il codice segreto di hostess e steward – aerobus.bo.it

Dei segnali che vengono utilizzati soprattutto quando i membri del personale hanno fame e cercano qualcosa da sgranocchiare. La parte più simpatica è che il gesto cambia in base alla pietanza che essi desiderano. Ad esempio, simulare il morso del coccodrillo con le mani si riferisce a un panino con prosciutto e formaggio, mentre se si vuole mangiare un calzone si uniscono due palmi uniti mantenendo le dita chiuse. Quando vengono roteate le mani su loro stesse, si vuole invece un wrap di pollo. Un dettaglio che solitamente non viene notato dai passeggeri. Con questa dichiarazione, può invece essere molto più semplice comprendere il “linguaggio segreto” di bordo.

Un altro aspetto molto importante riguarda l’uso dei segnali acustici, cioè i rintocchi che risuonano in cabina: ogni sequenza di suoni nasconde infatti un messaggio preciso, dando così la possibilità ai piloti di dialogare con gli assistenti senza mai alzare la voce o creare allarmismi. Ad esempio, una serie specifica di suoni può indicare l’ingresso in una zona di forte turbolenza o l’avvicinamento alla fase critica del decollo, coordinando i movimenti del personale in modo che ognuno sia al proprio posto di sicurezza nel momento esatto in cui serve. Una comunicazione silenziosa che è anche molto utile.

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