Nuove norme per quanto riguarda le batterie delle auto elettriche: ecco cosa cambia, non ci saranno più brutte sorprese.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha chiuso con la formalizzazione di impegni vincolanti quattro procedimenti istruttori aperti nei confronti di importanti protagonisti del mercato dell’auto elettrica in Italia: Stellantis Europe, Tesla Italy, BYD Industria Italia e Volkswagen Group Italia. La decisione dell’Autorità, che non ha comportato sanzioni ma un rafforzamento delle norme sulla trasparenza informativa, rappresenta un passo cruciale nel contesto della rapida espansione delle vetture a zero emissioni e si inserisce in un quadro regolatorio europeo sempre più severo contro le pratiche commerciali ingannevoli nel settore della mobilità elettrica.
Le motivazioni dell’intervento dell’Autorità e i punti critici delle informazioni fornite
L’AGCM, agendo in conformità con la legislazione italiana sulla tutela del consumatore e il contrasto alle pratiche commerciali scorrette, ha puntato i riflettori sulla correttezza e la trasparenza delle informazioni relative a tre aspetti fondamentali per gli utenti di veicoli elettrici: l’autonomia reale di percorrenza chilometrica, il degrado delle batterie nel tempo e le condizioni delle garanzie convenzionali offerte sui sistemi di accumulo energetico.
Negli ultimi anni, infatti, l’aumento delle immatricolazioni di auto elettriche, che nel 2025 si stima raggiungeranno circa il 14% del totale grazie agli incentivi pubblici e ai progetti del PNRR, ha evidenziato un divario tra i dati di autonomia dichiarati (basati sul ciclo WLTP) e le performance effettive riscontrate dagli automobilisti, specialmente in condizioni climatiche avverse o su percorsi particolarmente impegnativi. Inoltre, la percezione del consumatore sulla durata e capacità residua delle batterie nel medio-lungo periodo è risultata spesso confusa da comunicazioni poco chiare o incomplete, così come le condizioni di garanzia, elemento cruciale nella valutazione economica di un veicolo elettrico.

Nuove norme per le batterie delle auto elettriche – aerobus.bo.it
Le quattro aziende coinvolte hanno accettato di rivedere e rendere più trasparenti le proprie comunicazioni commerciali e informative, in particolare attraverso una riorganizzazione dei rispettivi siti internet ufficiali. Le novità prevedono la creazione di sezioni dedicate e facilmente accessibili dove il consumatore potrà trovare informazioni dettagliate e unitariamente presentate su autonomia reale, fattori influenti (come stile di guida, temperatura esterna, tipologia di percorso e utilizzo di sistemi accessori) e sul naturale degrado della batteria (indicato con parametri chiari e quantificabili, come lo stato di salute o SoH).
Le specificità dei singoli casi e il contesto europeo
Sul fronte delle garanzie, le aziende si sono impegnate a fornire indicazioni trasparenti e precise sulle condizioni di operatività, le limitazioni e i casi di esclusione. In particolare, Stellantis, BYD e Volkswagen hanno accettato di innalzare la soglia minima di capacità garantita della batteria, portandola dal tradizionale 70% a un intervallo compreso tra il 75% e l’80% dopo un periodo che solitamente arriva fino a 8 anni o 150.000-160.000 km.
Nel dettaglio, per Stellantis Europe (che comprende i marchi Fiat, Alfa Romeo e Jeep), l’Autorità aveva rilevato una comunicazione che minimizzava l’impatto reale di fattori ambientali e di utilizzo sull’autonomia, oltre a fornire informazioni frammentarie sul degrado della batteria e sulle garanzie.
Tesla Italy era sotto osservazione per le autonomie “ideali” pubblicizzate delle Model 3 e Model Y, che arrivano fino a 600 km WLTP, senza però strumenti immediati per valutare le variazioni dovute a condizioni climatiche o modalità di ricarica. Il sistema di ricarica Supercharger è stato anch’esso oggetto di scrutinio per la chiarezza delle comunicazioni.
Il gruppo cinese BYD Industria Italia, in forte ascesa sul mercato europeo dell’auto elettrica con modelli come Atto 3 e Seal, è stato indagato per la promozione di autonomie superiori ai 500 km senza un’adeguata informazione sul degrado della sua Blade Battery e sulle condizioni di garanzia, temi particolarmente sensibili anche nel contesto delle tensioni commerciali tra UE e Cina.
Auto elettriche: le nuove regole per le batterie - aerobus.bo.it






