Economia

Assegno di Inclusione, in pochi lo sanno ma c’è un “tesoretto” da 3000 euro da poter richiedere: a chi spetta

assegno inclusione novitàCosa cambia con l'assegno di inclusione 2026 - Aerobus.bo.it

La nuova legge di bilancio rafforza l’Assegno di Inclusione: contributo extra per chi avvia un’attività, agevolazioni fiscali e requisiti aggiornati per accedere al sostegno.

L’Assegno di Inclusione (ADI) continua a rappresentare una misura chiave nel contrasto alla povertà e all’esclusione sociale in Italia, soprattutto per le persone in condizioni di fragilità. Introdotto con il decreto-legge n. 48 del 4 maggio 2023 e operativo dal 1° gennaio 2024, l’ADI è stato profondamente aggiornato dalla legge di bilancio 2025, che ha modificato le soglie di accesso e potenziato gli strumenti di sostegno per favorire l’autonomia lavorativa dei beneficiari.

L’Assegno di Inclusione non è solo un intervento economico temporaneo, ma un vero e proprio percorso di inclusione sociale e professionale, rivolto a nuclei familiari con condizioni di fragilità, disabilità, o situazioni di svantaggio socio-economico. Tra le novità più rilevanti c’è il cosiddetto “tesoretto” da 3.000 euro, un contributo addizionale dedicato a chi sceglie di avviare un’attività autonoma o imprenditoriale.

L’Assegno di Inclusione: un sostegno concreto per l’avvio di attività autonome

L’Assegno di Inclusione si distingue per la sua impostazione innovativa: non si limita a fornire un supporto al reddito, ma promuove attivamente l’inserimento lavorativo e la crescita personale dei beneficiari. In questo quadro si inserisce il beneficio addizionale, una misura spesso poco conosciuta ma di grande efficacia. Esso prevede un contributo economico una tantum fino a 3.000 euro, corrispondente a sei mensilità dell’Assegno di Inclusione, con un tetto massimo di 500 euro mensili.

Questo contributo è destinato esclusivamente a chi avvia un’attività di lavoro autonomo, apre una Partita IVA, avvia un’impresa individuale o partecipa a una società cooperativa. L’obiettivo è fornire un supporto finanziario per sostenere le spese iniziali, come l’apertura della Partita IVA, gli adempimenti burocratici e i primi investimenti, riducendo così il rischio economico connesso all’avvio di un’attività imprenditoriale. È importante sottolineare che il beneficio addizionale deve essere richiesto entro i primi 12 mesi di fruizione dell’ADI, un vincolo temporale pensato per intervenire tempestivamente nel percorso di inclusione.

Oltre al contributo diretto, chi sceglie di mettersi in proprio può usufruire di ulteriori vantaggi fiscali e contributivi. La legge di bilancio 2024 ha introdotto una riduzione del 50% dei contributi INPS per i primi anni di attività, un’importante misura che alleggerisce il carico previdenziale per i nuovi imprenditori. Inoltre, permane il regime forfettario al 5% per i primi cinque anni, previsto dalla legge n. 190/2014, che consente una tassazione molto agevolata rispetto ai regimi ordinari.

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Assegno di Inclusione: novità per giovani imprese – Aerobus.bo.it

Queste misure combinate trasformano l’Assegno di Inclusione da semplice paracadute sociale a un vero e proprio trampolino per l’autonomia economica, incentivando la creazione di lavoro stabile e sostenibile.

L’Assegno di Inclusione è rivolto a cittadini italiani, stranieri comunitari ed extracomunitari in possesso di specifici requisiti di soggiorno e residenza, con almeno cinque anni di residenza in Italia (di cui due continuativi). Il nucleo familiare deve avere un valore ISEE inferiore a 10.140 euro e un reddito familiare annuo che non superi soglie variabili in base alla composizione e condizioni di salute dei componenti (6.500 euro moltiplicati per la scala di equivalenza ADI, aumentati a 8.190 euro in caso di nuclei con anziani o disabili gravi).

I criteri patrimoniali prevedono limiti precisi sul patrimonio immobiliare e mobiliare, oltre al divieto di possesso di veicoli di cilindrata elevata immatricolati da meno di 36 mesi, con alcune eccezioni legate a condizioni di disabilità.

L’erogazione dell’assegno avviene tramite una carta di pagamento elettronica, la Carta ADI, con pagamenti mensili per un periodo massimo iniziale di 18 mesi, rinnovabile per ulteriori 12 mesi dopo una sospensione di un mese.

Il beneficiario deve aderire a un percorso personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, formalizzato attraverso il Patto di Attivazione Digitale (PAD), che accompagna il nucleo familiare verso l’autonomia.

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