Stop ai controlli per l’accertamento redditi: ecco quali vanno in prescrizione il 31 dicembre, tutti i dettagli
Con l’avvicinarsi del 31 dicembre 2025, si apre una fase cruciale per contribuenti e professionisti riguardo agli accertamenti fiscali sulle dichiarazioni dei redditi. In questa data, infatti, scadranno i termini di prescrizione per alcune annualità, determinando la fine dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate su specifici periodi d’imposta. È fondamentale comprendere quali annualità saranno interessate da questa decadenza per evitare sorprese e pianificare con attenzione la propria posizione fiscale.
L’accertamento dei redditi segue regole precise in termini di termini temporali. Generalmente, l’Agenzia delle Entrate può effettuare verifiche entro cinque anni dalla presentazione della dichiarazione o dall’ultima attività di accertamento eseguita. Il 31 dicembre 2025, dunque, si prescriveranno tutte le annualità relative al 2019, considerando che i termini decorrono dall’anno successivo a quello di riferimento.
Questa prescrizione riguarda quindi i controlli fiscali su redditi e dichiarazioni presentate per l’anno d’imposta 2019, che non potranno più essere oggetto di accertamenti o recupero di imposte da parte dell’amministrazione finanziaria. In pratica, le posizioni fiscali riferite a quell’anno saranno tutelate da una sorta di “immunità” da nuovi controlli.
Implicazioni per contribuenti e professionisti
Per contribuenti, aziende e consulenti fiscali, il termine del 31 dicembre 2025 rappresenta un momento di rilievo. Coloro che hanno dichiarato redditi nel 2019 senza irregolarità potranno considerare chiuse eventuali pendenze relative a quell’anno. Tuttavia, è importante ricordare che eventuali accertamenti iniziati prima del termine non decadono automaticamente, a meno che non siano conclusi senza esito positivo.

Accertamento redditi, stop ai controlli- aerobus.bo.it
Inoltre, è opportuno sottolineare che la prescrizione riguarda esclusivamente le annualità per cui non sono state avviate attività di controllo entro i termini. Per gli anni successivi al 2019, come il 2020 o il 2021, i termini di accertamento sono ancora aperti e potranno essere oggetto di verifiche fino al loro naturale esaurimento.
Alla luce di queste scadenze, molti professionisti raccomandano di verificare con attenzione la propria posizione fiscale per gli anni non ancora prescritti, adottando comportamenti di compliance fiscale e conservando tutta la documentazione utile a dimostrare la regolarità delle dichiarazioni. La trasparenza e la collaborazione con l’Agenzia delle Entrate possono infatti facilitare la risoluzione di eventuali contestazioni.
In sintesi, il 31 dicembre 2025 segna un momento di svolta per gli accertamenti fiscali relativi al 2019, con la decadenza dei termini che tutela definitivamente i contribuenti da ulteriori controlli su quell’anno. Tuttavia, resta fondamentale mantenere un approccio prudente e informato sulle normative fiscali in vigore, che possono subire modifiche nel tempo.
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